La riconquista di Mompracem, l'isola che c'era

Indice del libro e sinossi dei capitoli



1. INTRODUZIONE

In questa sezione di apertura vengono raccolti gli intenti, le ragioni della ricerca e le convinzioni dell’autore. Si affiancano una presentazione di Corinne D’Angelo, responsabile del Progetto Per Terra e Per Mare – www.emiliosalgari.it sotto la cui egida questo lavoro è nato; e l’amichevole prefazione di Folco Quilici, viaggiatore e studioso di chiara fama e noto appassionato salgariano.

2. UNA PREMESSA NECESSARIA. BREVE STORIA DELLA CARTOGRAFIA NAUTICA

Questo capitolo funge da guida al lettore, mettendolo a conoscenza delle difficoltà operative incontrate e delle inesattezze in cui ci si può imbattere nella consultazione di materiali molto antichi. Vengono quindi percorsi in breve alcuni secoli di storia, analizzando la struttura delle carte, la loro costruzione ed evoluzione, le migliorie apportate nel corso del tempo. Non mancano puntualizzazione tecniche che però vengono rese accessibili anche ai meno pratici della materia.

3. 1883, MOMPRACEM DIVENTA UN MITO

Una ricerca che trae origine dalla letteratura non poteva prescindere dall’analisi delle opere di riferimento. In questa parte, sono presi in esame i libri di Emilio Salgari in cui appare chiaramente Mompracem, provando a tracciare una sorta di mappa ideale, una mappa del tesoro, utile ad essere integrata successivamente. Ma il capitolo dedicato al leggendario scoglio, non si sofferma solo sulle pagine scritte dall’autore veronese. Corinne D’Angelo, che ha realizzato questa sezione, studia ed approfondisce il mito del covo delle Tigri della Malesia, la sua trasposizione in romanzi apocrifi, fumetti, parodie, testi di omaggio, opere teatrali e cinematografiche, costruendo un appassionante quanto pittoresco ritratto per immagini dell’isoletta di Sandokan.

4. IL MITO CONTINUA

Dopo aver visto, nel capitolo precedente, le varie “forme” che Mompracem ha assunto nel tempo, si giunge ai giorni nostri. Come vedono, i lettori dell’epopea salgariana, la loro Mompracem? Quali sono le idee, le emozioni e i sentimenti che essi associano a quel luogo misterioso ed affascinante?
Per rispondere a queste domande, sul sito ufficiale www.emiliosalgari.it,è stato avviato un sondaggio aperto, a cui hanno aderito circa un centinaio di internauti. Si uniscono le preziose testimonianze di Kabir Bedi (incontrato personalmente dall’Autore), di Folco Quilici e del regista Umberto Lenzi. La raccolta delle opinioni, è stata poi analizzata scientificamente da Rosa di Gioia, Metodologa delle Scienze Sociali, che ne ha tratto un curioso e singolare quadro, rilevando importanti elementi costanti che caratterizzano le categorie di riferimento definite, traendone le conclusioni.

5. MOMPRACEM SCOMPARE

Sul finire del XIX secolo, Mompracem cessa di essere riportata sulle carte nautiche e geografiche della zona del Borneo, per mai più riapparire. Può darsi che un poderoso sconvolgimento di quelle acque abbia inabissato l’isola, o che sia stata distrutta da chissà quali calamità naturali ed artificiali. In questo capitolo sono appunto affrontate e discusse le principali possibili cause che hanno portato alla scomparsa del covo di Sandokan.
Iniziando dall’aspetto generale e geologico del Mar Cinese Meridionale, si passa alla circolazione oceanica, agli tsunami, alle guerre, per arrivare a studiare la situazione vulcanica e il regime di marea che influisce sull’abrasione delle coste.

6. KERAMAN L'ISOLA CHE RIAPPARE

Nel 1971, il giornalista Giulio Raiola, si reca in Borneo nei luoghi salgariani; torna in Italia con una dichiarazione inaspettata: ha trovato l’isola di Sandokan, che nelle sue ipotesi coincide con l’odierna Keraman. Su questa notizia nascono scoop, si organizzano viaggi con importanti tour operator e viene coinvolto persino il Ministro dell’Istruzione. Tutto ciò viene qui confutato e riportato alla sua reale dimensione: una montatura, una semplice supposizione priva di qualsiasi fondamento scientifico. La prima smentita di questa tesi, peraltro, la si può addirittura rintracciare tra le parole (scritte sessant’anni prima) dello stesso Salgari! Nel capitolo vengono, una per una, oppugnate tutte le asserzioni errate dei presunti scopritori di Mompracem.

7. LA RICONQUISTA DELL'ISOLA

Il nerbo del lavoro è condensato in questa parte. Qui sono argomentate le varie “strade” imboccate per giungere ad una soluzione plausibile, documentata e finalmente definitiva. Si parte ovviamente con lo studio dei romanzi, traendo i primi riferimenti posizionali; segue la serie di tentativi fatti utilizzando la risorsa satellitare: con un prima ispezione visiva, per finire con le sovrapposizioni delle carte antiche sulle foto aree, da cui emerge, con impressionante costanza, il risultato finale. Addirittura è stato intrapreso un tentativo linguistico, allo scopo di individuare, se possibile, qualche rispondenza tra il nome “Mompracem” ed una traduzione dalle lingue orientali e coloniali.

8. LA NUOVA MOMPRACEM

La ricerca ha dato i suoi frutti. Mompracem esiste, e in questo capitolo viene descritta la sua posizione nonché le sue sembianze attuali.

9. APPENDICE CARTOGRAFICA

Un'importante raccolta di mappe dai primi del '500 fino agli inizi del '900, utilizzate nella ricerca e riproposte alla fine del volume.

10. POSTFAZIONE. MOMPRACEM, LA LIBERTA' IN MEZZO AL MARE

La postfazione a questo libro è stata scritta da Felice Pozzo, il più grande studioso e cultore vivente di Emilio Salgari. Egli approfondisce l’ostentata identificazione di Raiola, riportando le reazioni degli ambienti salgariani contemporanei al giornalista, e fornisce notizie su altre supposte individuazioni. Infine, vengono proposte alcune considerazioni sulla simbologia allegorica di Mompracem.